sabato 23 luglio 2016

La vita attraverso di te (Capitolo 12)

A te che stai leggendo



Se avessi accettato la tua presenza non mi sarei sentita diversa a causa tua.
Se non mi fossi sentita “la diversa” avrei avuto più stima di me.
Se la mia stima non fosse crollata non mi sarei sentita così limitata, stupida, incapace e inadeguata.
Se non mi fossi sentita tutto questo avrei avuto più coraggio nella vita.
Se avessi avuto più coraggio avrei creduto in me stessa e nei miei sogni e avrei provato a realizzarli.


Io non ho fatto tutto questo e il prezzo è stato essere incapace di volermi bene vivendo una vita che non mi apparteneva per 25 anni.

Per questo tu non fare questo errore, non buttare la tua vita, non farti condizionare dalla malattia, dai giudizi di chi non sa, dall’ignoranza, dalle tue stesse paure.

Curati e OSA, VIVI.

E se anche questo dovessi riuscire a farlo dopo molto tempo, avrà comunque un senso, io ci ho messo 25 anni.

E’ anche vero che grazie a questi 25 anni di vita non mia ora, che il mio sogno lo vivo, (fare musica e scrivere canzoni), posso attingere emozioni e sentimenti infiniti da quel tempo di sofferenza.

Non possiamo eliminare la sofferenza causata da una malattia, ma possiamo non creare altro dolore imponendoci limiti che non ci appartengono dettati solo dai giudizi e paure degli altri:
NON LO FARE MAI, VAI OLTRE.

Claudia Giulietti



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