domenica 9 ottobre 2016

I pennelli siamo noi

- DISEGNAMO RACCONTI PER I BAMBINI -


luogo- tempo-naturale predisposizione.
Le cose lontane non sono, mai , irraggiungibili. Ci si pensa per più tempo si sa, ma la soddisfazione di aver raggiunto un nuovo traguardo ci prepara a nuove esperienze, progetti, idee, scherzi di parole e disegni che si trasformano in racconti. Per i racconti le parole sono sempre poche, mentre i disegni cercano e danno il vero gusto del divertimento.



Il percorso che pensiamo lontano diventa un traguardo raggiunto visto che abbiamo un altro lontano ancora da cominciare.

La naturale predisposizione ci veste dentro e ci spinge, con delicatezza, a guardare con occhi nuovi. Occhi attenti e seri per spingere la nostra fantasia sulle mani e togliere la noia nei fogli bislunghi di carta bianca.

Tutta questa cravatta di parole per dire che da qualche mese a oggi disegnamo e scriviamo racconti e filastrocche per i bambini.
I bambini colgono nel verso giusto, il senso delle pagine e della storia, le capiscono al volo  perché sono cose che hanno già fatto o spunti per capire cose nuove. Il piacere e la nostra soddisfazione nel dovere rispondere ai tanti perchè la lasciamo agli adulti.

Sappiamo benissimo che i perché dei bambini sono pochi, come sappiamo che agli adulti servono tante risposte per spiegarne uno solo.
Chi ci ha aiutato e chi ci aiuta in questa nuova esperienza?
Nessuno!
Lo facciamo a modo nostro e non ci viene per niente male, la fatica del numerare le pagine ed incollarle tra di loro la lasciamo agli educatori che la trasformano in un piacere perché, noi e loro, abbiamo immaginato una fiaba che unisce le nostre esperienze.
Una fiaba portata avanti dalla realtà del nostro centro assieme ai nostri sogni.
Alternative possibili? Una sola, leggetele per sorridere una volta in più nella giornata.

Alessandro Vincenzi

1 commento:

  1. ma scrivere due righe tra Malati-Avviliti-Incompresi-Ineguali secondo voi-Mal vissuti come siete...è un grosso poderoso frastornante impegno ?

    notte da chi già dorme come noi
    Alessandro

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